Consiglio di Stato sentenza n. 3089 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3089SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha statuito che: 1. Le opere realizzate dalla società appellante all'interno dello stabilimento balneare di sua gestione, in parte su area demaniale e in parte su area privata, non possono essere qualificate come "opere di carattere precario" ai sensi dell'art. 137 della l.r. Toscana n. 65/2014, in quanto le stesse, per le loro caratteristiche costruttive e funzionali, non presentano i requisiti di facile amovibilità e temporaneità richiesti dalla norma. 2. Le opere in questione, in particolare i pergolati, le pedane e la pergola in legno, risultano in contrasto con il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dalla normativa vigente per la fascia di rispetto di 10 metri dal corso d'acqua (-OMISSIS-), non essendo state precedute dalla prescritta autorizzazione idraulica e non potendo essere ricondotte all'eccezione prevista per gli interventi di cui all'art. 137 della l.r. n. 65/2014. 3. La mancanza della preventiva diffida prevista dall'art. 35 del d.P.R. n. 380/2001 non inficia la validità dell'ordinanza di demolizione, in quanto la diffida risponde solo allo scopo di consentire al privato di adempiere spontaneamente, senza che il suo mancato rispetto possa incidere sulla legittimità del successivo ordine di demolizione. 4. Il titolo concessorio demaniale di cui la società è titolare non la legittima alla realizzazione di opere abusive, in violazione del vincolo di inedificabilità assoluta, atteso che il regime concessorio non può prevalere sulle norme di tutela ambientale e paesaggistica. 5. Le vicende successive relative alla decadenza della concessione demaniale e all'eventuale rilascio di autorizzazioni in sanatoria esulano dal presente giudizio, il cui oggetto è limitato alla legittimità delle ordinanze di demolizione impugnate.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/04/2024

N. 03089/2024REG.PROV.COLL.

N. 06882/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6882 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla società -OMISSIS- -OMISSIS- S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Roberto Afeltra, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Campo nell’Elba, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Lorenzo Calvani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Toscana (Sezione Terza) n. -OMISSIS-, pubblicata in data 13 luglio …

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