Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 1003 del 20 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1003CIV

Massima

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Il provvedimento cautelare di sospensione dall'esercizio della professione forense può essere legittimamente adottato nei confronti dell'avvocato sottoposto a misure custodiali, come gli arresti domiciliari o la detenzione carceraria, per gravi reati che compromettono gravemente la reputazione e l'affidabilità dell'intera categoria professionale, indipendentemente dall'eventuale mancato aggiornamento della specifica norma disciplinare alle nuove fattispecie penali. Tale misura cautelare, fondata sull'incompatibilità temporanea tra lo stato di restrizione della libertà personale e l'esercizio della professione legale, è giustificata dall'esigenza di tutelare il prestigio e l'immagine dell'avvocatura agli occhi della collettività, a fronte di condotte professionali e personali dell'iscritto che suscitano forte allarme sociale e clamore mediatico, compromettendone irrimediabilmente l'affidabilità e l'onorabilità. La sospensione cautelare, pertanto, non richiede una puntuale corrispondenza tra la fattispecie penale contestata e le ipotesi di incompatibilità disciplinare espressamente previste, essendo sufficiente che i gravi addebiti penali siano idonei a minare gravemente il decoro e la reputazione della categoria professionale, indipendentemente dal loro puntuale inquadramento normativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROVELLI ((omissis)) - ((omissis)) f.f.

Dott. LUCCIOLI ((omissis)) - Presidente di sez.

Dott. RORDORF Renato - Presidente di sez.

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. CAPPABIANCA Aurelio - Consigliere

Dott. SPIRITO Angelo - Consigliere

Dott. D'ALESSANDRO Paolo - Consigliere

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - rel. Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 5039-2013 proposto da:

(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, per delega in atti;

- ricorrente -

contro

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI VERONA, PROCURATORE GENERALE …

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