La normativa di liberalizzazione di cui all'art. 3, comma 1, lett. f-bis, del d.l. n. 223 del 2006 consente il consumo immediato di prodotti di gastronomia presso l'esercizio di vicinato, utilizzando i locali e gli arredi dell'azienda, con l'esclusione del "servizio assistito di somministrazione". Tale servizio assistito di somministrazione non si limita alla presenza fisica di camerieri che servano al tavolo, ma si riferisce più in generale alla predisposizione di risorse, non solo umane ma anche materiali, che siano di servizio al cliente assistendolo per consumare confortevolmente sul posto quanto acquistato. Pertanto, la presenza di tavoli e sedute abbinabili non è di per sé sufficiente a configurare l'attività di somministrazione vietata, occorrendo che le attrezzature predisposte dall'esercente abbiano caratteristiche, dimensioni, quantità ed arredi tali da indurre indistintamente gli avventori al consumo sul posto dei prodotti appena acquistati, incidendo sulle caratteristiche commerciali effettive dell'intero esercizio e sul discrimine reale tra attività liberalizzate e attività non liberalizzate. Nel caso in cui la superficie destinata al consumo sul posto sia inferiore al 25% della superficie totale del locale, con presenza di bilancia per la vendita a peso dei prodotti e indicazione del prezzo al kg, si può escludere la configurazione dell'attività di somministrazione abusiva.