Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8730 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8730PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La fattispecie di minaccia a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 comma 2 c.p. si configura non solo quando l'agente miri a condizionare il pubblico ufficiale nell'adempimento di uno specifico atto d'ufficio, ma anche quando l'azione sia tesa a influire comunque sull'attività discrezionale del pubblico ufficiale, senza necessità di indicare l'atto concreto cui la pressione è finalizzata. È sufficiente che l'agente si attenda che il pubblico ufficiale, nello svolgimento del proprio compito, emetta un atto a lui favorevole. Ai fini della configurabilità del reato non rileva che l'atto atteso dal pubblico ufficiale non rientri nelle sue competenze, essendo sufficiente che l'agente lo percepisca come tale. Quanto alla dosimetria della pena, il giudice non è tenuto a una motivazione rafforzata quando la pena irrogata si collochi al di sotto della media edittale, essendo sufficiente il richiamo ai criteri di cui all'art. 133 c.p. Diversamente, in tema di recidiva, il giudice deve motivare in concreto circa l'idoneità della reiterazione dell'illecito a esprimere una maggiore colpevolezza e pericolosità del reo, non potendosi limitare al mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2015 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORRELLI PAOLA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FILIPPI PAOLA, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 13 maggio 2015, la Corte di appello di Napoli ha confermato la sentenza di condanna emessa …

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