Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8342 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:8342SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società FE.NO 1984 COSTRUZIONI a rl avverso il silenzio rifiuto del Comune di Roma sull'istanza di concessione edilizia e gli atti successivi, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In materia di pianificazione urbanistica, le scelte effettuate dall'Amministrazione all'atto dell'adozione del PRG sulle destinazioni delle singole aree costituiscono apprezzamenti di merito sottratti al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o abnormi illogicità. Tali scelte, volte a disciplinare l'uso del territorio, valutano gli interessi in gioco e il fine pubblico, senza la necessità di motivazione specifica delle singole determinazioni, trovando giustificazione nei criteri generali seguiti nell'impostazione del piano. 2. I proprietari delle aree investite dall'esercizio della potestà pianificatoria hanno una mera aspettativa e non un interesse legittimo a che le scelte di piano accontentino le loro aspirazioni edificatorie, salvo particolari situazioni di affidamento qualificato, come l'esistenza di convenzioni di lottizzazione o accordi con l'ente locale, divenuti operativi. In mancanza di tali evenienze, non è configurabile un'aspettativa qualificata, ma solo una mera spes, cedente rispetto alle scelte urbanistiche dell'Amministrazione. 3. L'estensione degli effetti di un giudicato di annullamento a soggetti estranei alla lite, ma titolari di posizioni giuridiche analoghe, non costituisce per l'Amministrazione un obbligo specifico, potendo essa determinarsi nel senso di non estendere a tutti i terreni interessati gli effetti del parziale annullamento giurisdizionale. 4. In assenza della prova degli elementi costitutivi del presunto illecito (dolo/colpa, danno, nesso di causalità) e di un principio di prova circa l'assentibilità del progetto presentato, la domanda di risarcimento del danno deve essere rigettata per difetto di argomentazione e prova, non essendo utilizzabile il potere del giudice di far luogo a criteri equitativi per colmare carenze imputabili alla parte.

Sentenza completa

N. 05987/1991
REG.RIC.

N. 08342/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05987/1991 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso RG n.5987 del 1991, proposto dalla Soc. FE.NO 1984 COSTRUZIONI a rl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primi due in Roma, v.le G. Mazzini, 11;

contro

- il COMUNE di ROMA (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con gli stessi elettivamente domiciliato in Roma, presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina, in via Tempio di Giove, 21;
- la REGIONE LAZIO, in persona del Presidente della Giunta Regionale p.t., n.c.;

per l'an…

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