Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26145 del 5 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26145PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca dei beni, anche di quelli intestati a terzi, è legittimo quando risulta che l'imputato ne abbia avuto la disponibilità di fatto, utilizzandoli per finanziare l'attività usuraria, senza che sia necessaria una formale intestazione a suo nome. La rinuncia ai motivi di impugnazione concernenti la sussistenza delle circostanze aggravanti, salvo quelli relativi alla pena e alla confisca, implica la rinuncia a contestare tali aggravanti. La genericità del motivo di ricorso che si limita a chiedere una ulteriore riduzione della pena, senza indicare specifici profili di errore, comporta l'inammissibilità del relativo motivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv.to Foti Basilio dell'interesse di Ca. Fi. nato a (OMESSO) e dall'avvio Lo Greco Salvo nell'interesse del medesimo imputato nonche' da Ri. Vi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Torino del 24.2.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. Giuseppe Bronzini.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dr. Oscar Ced…

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