Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31441 del 2 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31441PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere richiede la prova della sussistenza di un vincolo associativo stabile, consapevole e permanente tra i partecipi, caratterizzato da una pur minima organizzazione finalizzata alla commissione di una pluralità di reati. La mera occasionalità degli accordi e l'assenza di accertate responsabilità individuali dei singoli membri non consentono di configurare tale reato, il quale deve essere dimostrato attraverso elementi probatori idonei a superare il dubbio ragionevole. Inoltre, il reato di favoreggiamento personale è configurabile anche in assenza della piena consapevolezza da parte dell'agente del legame tra il soggetto aiutato e gli altri compartecipi, essendo sufficiente la coscienza e volontà di prestare aiuto a chi commette un reato, senza necessità della conoscenza di tutti i dettagli della condotta criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) KO. LA. , N. IL (OMESSO);

2) QU. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/11/2005 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Aurelio Galasso che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito il difensore del ricorrente…

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