Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9574 del 3 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9574PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza attuale degli elementi indicativi della specifica pericolosità sociale del proposto, tenendo conto di tutte le circostanze rilevanti, anche di quelle favorevoli, come l'intervenuta assoluzione da precedenti imputazioni per reati associativi, e non può fondarsi su una mera elencazione di precedenti penali e di pregresse sottoposizioni a misure di prevenzione, senza una concreta valutazione della loro incidenza sulla pericolosità sociale attuale. La motivazione del provvedimento deve essere esaustiva e non meramente apparente, dovendosi dare conto dell'effettiva valutazione di tutti gli elementi di fatto, anche di quelli favorevoli al proposto, ai fini della ritenuta attualità della pericolosità sociale, in modo da consentire il controllo sulla logicità e ragionevolezza del giudizio di pericolosità. Inoltre, l'imposizione di obblighi e prescrizioni, quali l'obbligo di soggiorno, deve essere adeguatamente motivata in relazione alla loro necessità e proporzionalità rispetto alla concreta pericolosità sociale accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. FR., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 22/12/2006 CORTE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA STEFANO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. CONSOLO Santi.

MOTIVI DELLA DECISIONE

MU. Fr. ricorre, chiedendone l'annullamento, avverso il decreto emesso il 22.12.06 dalla Corte di appello di Catanzaro, confermativo del Decreto 13 luglio 2005, con i…

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