Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44378 del 31 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44378PEN

Massima

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Il reato di falso ideologico in atto pubblico è configurabile non solo per gli atti destinati a svolgere una funzione attestativa esterna, con riflessi immediati e diretti nei rapporti fra la pubblica amministrazione ed i privati, ma anche per gli atti interni all'amministrazione che offrono un contributo di conoscenza o di valutazione al procedimento amministrativo. Pertanto, la comunicazione inviata dal pubblico ufficiale al Prefetto, contenente una informazione non veritiera, è rilevante ai fini del reato di falso ideologico in quanto incide significativamente sulle valutazioni e determinazioni del Prefetto nell'ambito del procedimento amministrativo, anche se la comunicazione fosse stata sollecitata dal Prefetto stesso. Il falso, inoltre, non perde rilevanza penale per il solo fatto che il provvedimento amministrativo oggetto della comunicazione sia stato successivamente revocato, in quanto il falso ha comunque prodotto effetti apprezzabili sul procedimento, ritardandone l'annullamento. Quanto alla determinazione della pena, il giudizio di congruità della stessa deve essere riferito alla pena-base, prima dell'applicazione delle circostanze attenuanti e della riduzione per il rito abbreviato, senza che rilevi un eventuale tenore letterale della motivazione apparentemente contrario. Infine, l'associazione non riconosciuta è legittimata a stare in giudizio, ai sensi dell'art. 36 c.c., attraverso la persona alla quale gli accordi fra gli associati ne conferiscono la presidenza o la direzione, anche in caso di sostituzione temporanea del presidente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 15/03/2012 della Corte d'Appello di Trieste;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del rico…

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