Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2513 del 20 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2513PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio può essere desunto non solo dalla direzione dei colpi di arma da fuoco, ma anche da una valutazione complessiva degli elementi probatori, quali la natura del mezzo usato, la reiterazione dei colpi, la gravità delle lesioni inferte e la condotta antecedente e susseguente al reato. Pertanto, il giudice deve effettuare un'analisi globale e contestualizzata di tutti gli indicatori sintomatici dell'animus necandi, senza limitarsi a considerare singoli elementi in modo isolato. Solo una valutazione d'insieme di tutti i fattori rilevanti consente di accertare con certezza la sussistenza o meno del dolo di uccidere, anche nelle forme del dolo alternativo, ai fini della corretta qualificazione giuridica del fatto come tentato omicidio o lesioni personali gravi ed aggravate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) e dello stesso (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
inoltre:
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/06/2021 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FILIPPO CASA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Proc…

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