Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39975 del 9 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:39975PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere (art. 416 c.p.) può essere configurato anche quando il contributo del singolo imputato sia stato prestato per un periodo limitato, purché non sia meramente occasionale e risulti comunque decisivo per il perseguimento dei fini del sodalizio criminoso. Ai fini della responsabilità per tale reato, non è necessario che l'imputato conosca tutti gli altri partecipi, né che vi siano rapporti conflittuali tra gli associati, essendo sufficiente l'esistenza di un accordo stabile tra almeno tre persone finalizzato alla commissione di più delitti. Inoltre, la mancata contestazione formale di un'aggravante (come quella prevista dall'art. 219 l.f. per la pluralità di fatti di bancarotta) non osta alla sua applicazione, qualora la condotta contestata risulti ricompresa nella fattispecie astratta e la circostanza sia desumibile dagli elementi di fatto accertati. Tuttavia, quando l'imputato risponda del reato associativo nella veste di mero partecipante e non di organizzatore o promotore, il termine di prescrizione è quello più breve previsto dal comma 2 dell'art. 416 c.p., con la possibilità di tenere conto delle circostanze attenuanti ai fini del computo della prescrizione, secondo la disciplina più favorevole vigente al momento della pronuncia di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di appello di Milano del 02/02/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LETTIERI Nicola che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.…

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