Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7955 del 29 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:7955PEN

Massima

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Il reato di indebita utilizzazione di carte di credito o di pagamento, previsto dall'art. 12 del D.L. n. 143/1991, convertito in L. n. 197/1991, assorbe il reato di truffa di cui all'art. 640 c.p., in quanto l'adozione di artifici o raggiri costituisce una delle modalità di realizzazione dell'uso indebito della carta di credito, configurando un rapporto di specialità tra le due fattispecie. Pertanto, il concorso formale tra i due reati non è ammissibile, dovendo trovare applicazione il principio di cui all'art. 15 c.p. in base al quale il reato più speciale assorbe quello più generale. La sentenza di condanna deve essere annullata limitatamente ai reati di truffa, essendo gli stessi assorbiti nel più specifico reato di indebita utilizzazione di carte di credito o di pagamento, con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello per la conseguente rideterminazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

Avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo del 5.4.2011;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. PRESTIPINO ANTONIO;

Sentito il Procuratore Generale, in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

IN FATTO E IN DIRITTO…

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