Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5386 del 7 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5386PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di un provvedimento cautelare personale, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza giuridica e la logicità della motivazione, senza poter riesaminare gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame del contenuto dell'atto impugnato per verificare la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti e l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza dei dati probatori. L'erronea valutazione in ordine ai gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari è rilevabile in sede di legittimità soltanto se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge ovvero in una mancanza o manifesta illogicità della motivazione. Pertanto, le censure che, pur investendo formalmente la motivazione, si risolvano nella mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito, sono inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

Dott. SILVESTRI P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Roma il 17/06/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, ((omissis));
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. SENATORE Vincenzo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore dell'indagato, che ha concluso insistendo per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITEN…

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