Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24858 del 12 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24858PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri connessi alla sua funzione, compie atti di natura sessuale nei confronti di una persona sottoposta al suo controllo o alla sua vigilanza, integra il reato di violenza sessuale aggravata dalla qualifica di pubblico ufficiale, anche qualora l'atto sia stato percepito dalla vittima come involontario o accidentale, purché la condotta del pubblico ufficiale sia stata comunque idonea a ledere la libertà e l'integrità sessuale della persona offesa. La sussistenza dell'aggravante è determinata dalla posizione di preminenza e di autorità del pubblico ufficiale, che agevola la commissione del reato e rende più difficile per la vittima sottrarsi alle molestie, indipendentemente dalla volontarietà o meno del gesto. Pertanto, la mancata richiesta di scuse da parte del pubblico ufficiale, unitamente alla reazione di immediata fuga della vittima, costituiscono elementi sintomatici della consapevolezza del carattere abusivo e lesivo del comportamento tenuto, che integra il reato di violenza sessuale aggravata. La valutazione della credibilità della vittima e della plausibilità della sua versione dei fatti, in assenza di palesi incongruenze o contraddizioni, rientra nel libero apprezzamento del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2258/2011 CORTE APPELLO di GENOVA, del 22/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto.

Udito il difensore avv. (OMISSIS) foro di MILANO e da (OMISSIS) foro di Roma.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza …

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