Consiglio di Stato sentenza n. 2609 del 2009

ECLI:IT:CDS:2009:2609SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione a parcheggio impresso per legge agli spazi realizzati ai sensi dell'art. 9 della L. n. 122/1989 costituisce un limite insuperabile all'esercizio del potere di condono edilizio, non essendo consentito il cambio di destinazione d'uso di tali spazi, in quanto ciò equivarrebbe a infrangere un vincolo di inedificabilità. La destinazione a parcheggio, infatti, elide in fase di realizzazione dell'opera il profilo dell'inedificabilità dell'area, ma tale profilo è destinato a riemergere qualora venga meno tale destinazione, non potendo la normativa sul condono edilizio tradursi in uno strumento elusivo di un pregresso vincolo giuridico di destinazione avente significativa valenza pubblicistica. Pertanto, non è condonabile la trasformazione di un garage interrato, realizzato ai sensi della L. n. 122/1989, in locale commerciale o artigianale, in quanto ciò comporterebbe la sottrazione di uno spazio destinato a parcheggio in violazione del vincolo pubblicistico di destinazione che grava su tali aree. Analogamente, il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria è subordinato all'acquisizione del preventivo nulla-osta dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico, anche qualora le opere oggetto di sanatoria siano interne e non comportino modifiche esterne, in quanto l'art. 26 della L. n. 47/1985 esclude espressamente l'applicazione della procedura semplificata per le opere interne nel caso di immobili vincolati ai sensi delle leggi n. 1089/1939 e n. 1497/1939. Pertanto, l'omissione di tale adempimento procedimentale determina l'illegittimità del provvedimento di concessione edilizia in sanatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Quinta Sezione
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello RGN 741/02 proposto dalla sig.ra An. ((omissis))., dal sig. Da. Mi. e dalla sig.ra Pa. Mi., tutti rappresentati e difesi in giudizio dall'avv. Gi. Ma. ed elettivamente domiciliati in Ro. al viale Op. Ma. presso lo studio dell'avv. Ne.;
CONTRO
il Comune di Gr., in persona del sindaco e legale rappresentante pt, rappresentato e difeso in giudizio dall'avv. Gi. Co. ed elettivamente domiciliato in Ro. al viale Ma. (...) presso lo studio dell'avv. Al. Pi.;
e nei confronti di
dei sigg.ri Gi. So. e Ad. Po., rappresentati e difesi dall'avv. Ma. Va. Sa. ed elettivamente domiciliati in Ro. presso lo studio legale del predetto difensore alla via degli Sc. n. (...);
nonché
della Azienda ASL Ro./(...), in persona del direttore generale legale rappresentante pt, nc;

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