Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16324 del 20 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16324PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale commesso dall'incaricato di pubblico servizio è procedibile d'ufficio, a prescindere dall'abuso delle funzioni pubbliche, essendo sufficiente il semplice collegamento tra le condotte illecite e le predette funzioni, in quanto tale qualifica può determinare un condizionamento o timore nella persona offesa. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione di responsabilità dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, purché la motivazione sia logica e adeguata. Il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione della prova effettuata dal giudice di merito, se non in presenza di vizi logici macroscopici, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto o l'adozione di nuovi parametri di ricostruzione. Inoltre, l'accertamento di un fatto potenzialmente produttivo di conseguenze dannose legittima la pronuncia della sentenza di condanna generica al risarcimento dei danni, senza che il danneggiato debba provare l'effettiva sussistenza dei danni e il nesso di causalità, essendo rimessa al giudice civile la delibazione di tali questioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3299/2012 CORTE APPELLO di BARI, del 23/09/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza 23.9.2013 la Corte d…

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