Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31099 del 4 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31099PEN

Massima

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Il reato di minaccia si estingue per effetto della remissione di querela da parte della persona offesa, la quale comporta l'accettazione da parte dell'imputato. In tal caso, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio limitatamente al capo relativo al delitto di minaccia, con condanna del querelato al pagamento delle spese del giudizio. Il principio di diritto è che la remissione di querela, accettata dall'imputato, determina l'estinzione del reato di minaccia, con conseguente annullamento della sentenza di condanna senza rinvio per tale capo, e condanna del querelato alle spese processuali. Tale principio si fonda sulla natura privatistica del reato di minaccia, che consente alla persona offesa di rimettere la querela, facendo venir meno la punibilità del fatto. La massima esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio giuridico fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. PI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1618/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 27/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATT…

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