Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42324 del 9 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42324PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, pur essendo abilitato all'accesso a un sistema informatico o telematico protetto, vi acceda o si mantenga per ragioni ontologicamente estranee o comunque diverse rispetto a quelle per le quali la facoltà di accesso gli è attribuita, integra il delitto di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'articolo 615-ter, comma 2, n. 1 del codice penale. Tale condotta si configura anche quando l'accesso, pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare del sistema, sia finalizzato al compimento di attività incompatibili con le funzioni svolte dal pubblico ufficiale, come la verifica di informazioni relative a soggetti estranei all'attività di servizio, l'acquisizione di dati per finalità personali o la perpetrazione di condotte illecite, quali la truffa. In tali ipotesi, l'accesso al sistema informatico, seppur formalmente consentito, risulta abusivo in quanto ontologicamente incompatibile con le ragioni per le quali la facoltà di accesso è attribuita al pubblico ufficiale. Pertanto, la valutazione della sussistenza del reato di cui all'articolo 615-ter, comma 2, n. 1 c.p. deve essere effettuata avendo riguardo non solo alla mera violazione di prescrizioni formali, ma anche all'effettiva finalità perseguita dall'agente nell'accedere al sistema, al fine di accertare se tale finalità sia ontologicamente estranea o incompatibile con le funzioni attribuite al pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/02/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EGLE PILLA;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione Dr. ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
Udite le conclusioni del difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), per il ricorrente, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.<…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.