La competenza per materia in relazione ai reati di cui all'art. 186 del Codice della Strada deve essere determinata in riferimento al momento in cui viene emesso il decreto di citazione a giudizio, in applicazione del principio "tempus regit actum", a prescindere dall'epoca di commissione del reato. Pertanto, per i fatti commessi in data anteriore all'entrata in vigore della legge che ha modificato la competenza, la stessa deve essere individuata in base al momento dell'edictio actionis, ovvero dell'emissione del decreto di citazione a giudizio, e non in base alla data di commissione del reato. Ciò comporta che, qualora il decreto di citazione a giudizio sia stato emesso in epoca successiva all'entrata in vigore della nuova disciplina, la competenza spetta al Tribunale e non più al Giudice di Pace, in applicazione del principio "tempus regit actum". Tale incompetenza per materia, rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e di quella di primo grado, con trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica competente per il prosieguo del procedimento.