Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34643 del 9 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34643PEN

Massima

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Il dolo omicidiario, nella sua forma di dolo alternativo, è compatibile con il reato di tentato omicidio quando l'agente, pur non avendo come fine esclusivo la morte della vittima, prevede e accetta come possibile esito della sua condotta sia il decesso che il grave ferimento della stessa. Tale elemento soggettivo può essere desunto dalle concrete modalità dell'azione, come l'utilizzo di un'arma da taglio idonea a cagionare lesioni mortali, la violenza del colpo inferto e la zona del corpo attinta, che risultino tali da far ritenere che l'agente abbia agito con la consapevolezza e volontà di porre in essere una condotta potenzialmente idonea a cagionare la morte della vittima. La scriminante della legittima difesa, anche nella forma dell'eccesso colposo, non è configurabile quando l'aggressione subita dalla vittima non sia tale da aver determinato nell'agente un ragionevole e attuale timore per la propria incolumità, tale da giustificare una reazione sproporzionata rispetto all'offesa. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare detentiva, può essere desunto dalla gravità intrinseca del fatto, valutata anche in relazione alla futilità dei motivi che l'hanno determinato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 595/2012 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 10/01/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10 gennaio 2013 il Tribunale di L'Aquila, adito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., ha rigettato l'istanza di ri…

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