Il contratto di appalto è un negozio giuridico caratterizzato dalla collaborazione tra le parti, in cui l'appaltatore si obbliga verso il committente a realizzare un'opera o a prestare un servizio dietro corrispettivo. L'esecuzione dell'opera deve avvenire nel rispetto delle pattuizioni contrattuali, salvo eventuali variazioni o integrazioni necessarie, che tuttavia devono essere preventivamente concordate tra le parti. In caso di contestazioni sull'esatto adempimento dell'obbligazione, il giudice è chiamato a valutare la fattispecie concreta sulla base delle risultanze istruttorie, in particolare della relazione peritale, al fine di determinare l'importo dovuto all'appaltatore per i lavori effettivamente eseguiti, senza poter riesaminare nel merito gli accertamenti di fatto compiuti dal giudice di merito, se sorretti da congrua e logica motivazione. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa risulta immune da vizi logici e giuridici.