Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27911 del 19 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27911PEN

Massima

Il reato di atti persecutori (stalking) è procedibile d'ufficio, indipendentemente dalla sopravvenuta assoluzione dell'imputato da un reato connesso procedibile a querela, purché risultino presentate e acquisite agli atti le querele delle persone offese. Il giudice di merito non è tenuto a una specifica motivazione sulla verifica della procedibilità dell'azione penale, essendo questa una questione di mera natura giuridica, la cui corretta soluzione, anche se priva di adeguata motivazione, non dà luogo a vizi della sentenza. Inoltre, la tardività delle querele, se non adeguatamente argomentata, non costituisce motivo di doglianza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/02/2020 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DE MARZO GIUSEPPE;
lette le conclusioni del Procuratore generale, Dott. PAOLA FILIPPI, la quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
lette le conclusioni scritte del difensore
RITENUTO IN FATTO
1. Nell'interesse di (OMISSIS) e' stato proposto ricorso per …

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