Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48895 del 21 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48895PEN

Massima

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Il giudice di merito può legittimamente rigettare la richiesta di differimento del dibattimento per impedimento del difensore, quando la documentazione prodotta non dimostri in modo inequivocabile l'assoluta impossibilità di comparire, tenuto conto della natura e della durata della patologia, nonché della possibilità di farsi sostituire da altro difensore, senza che ciò comporti una lesione del diritto di difesa dell'imputato dichiarato contumace. Il giudice, nel valutare la richiesta di differimento per impedimento del difensore, deve effettuare un bilanciamento tra l'esigenza di celebrare il processo e la tutela del diritto alla salute del difensore, riconoscendo il rinvio solo in presenza di un impedimento assoluto e non altrimenti superabile, come previsto dall'art. 420-ter c.p.p. La dichiarazione di contumacia dell'imputato in presenza del difensore nominato ex art. 97, comma 4, c.p.p. non determina una lesione del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI ((omissis)) del 01/12/2 -

Dott. BARTOLINI Francesco rel. Consigliere SENTE -

Dott. NUZZO Laurenza Consigliere N. 5 -

Dott. FUMU ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DE CRESCIENZO ((omissis)) N. 12052/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. AL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 5931/2006 CORTE APPELLO di MILANO, del 22/10/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/12/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARTOLINI Francesco;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe che ha concluso per l'annullamento;

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