Il diritto di critica, quale manifestazione della libertà di espressione, può essere legittimamente esercitato anche attraverso la pubblicazione di contenuti online, purché nel rispetto dei limiti imposti dalla tutela della reputazione altrui. Tuttavia, l'anonimato della pubblicazione online non esclude automaticamente la configurabilità del diritto di cronaca, il quale deve essere valutato caso per caso in base alla concreta finalità informativa perseguita e alle modalità di esposizione dei fatti. Inoltre, la condanna penale per diffamazione a mezzo stampa richiede una motivazione esauriente in ordine all'individuazione dell'autore della condotta illecita, non potendo tale elemento essere dato per scontato sulla base di elementi indiziari. Infine, la concessione di benefici come la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna deve essere adeguatamente motivata, anche in assenza di precedenti penali a carico dell'imputato.