Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32948 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32948PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il metodo mafioso integra l'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 nel delitto di estorsione quando la condotta minacciosa, oltre ad essere obiettivamente idonea a coartare la volontà del soggetto passivo, sia espressione della capacità persuasiva derivante dal vincolo dell'associazione mafiosa e sia, pertanto, idonea a determinare una condizione di assoggettamento e di omertà. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, il controllo di legittimità della Corte di Cassazione si limita a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti e la valutazione dell'attendibilità delle fonti operata dal giudice di merito. La misura cautelare della custodia in carcere è adeguata quando la condotta delittuosa si inserisce in un quadro di odiose e ripetute condotte vessatorie di controllo e sfruttamento del territorio da parte di un gruppo organizzato, avvalendosi della maggior forza del vincolo associativo mafioso, e la personalità dell'indagato, già condannato per reati di criminalità organizzata, manifesta una carica criminale tale da rendere necessaria la massima cautela per contenerne la pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. ((omissis)) - Rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 22/02/2017 del Tribunale di Palermo sezione per il riesame dei provvedimenti restrittivi della liberta' personale e dei sequestri;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la dichiarazione d'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.