Il provvedimento amministrativo di sgombero di immobili, adottato dal Sindaco in qualità di ufficiale di governo ai sensi dell'art. 50 del d.lgs. n. 267/2000, è soggetto al sindacato giurisdizionale del giudice amministrativo, il quale è chiamato a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l'emanazione di tale provvedimento, quali l'urgenza e la necessità di tutelare interessi pubblici primari. Tuttavia, l'impugnazione di tale provvedimento può essere dichiarata improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'amministrazione comunale abbia successivamente revocato il provvedimento impugnato, venendo meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, in ossequio al principio dispositivo che caratterizza il processo amministrativo, essendo tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Le spese di lite possono essere compensate in presenza di giusti motivi, come nel caso di sopravvenuta carenza di interesse.