Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31514 del 11 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31514PEN

Massima

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Il falso ideologico in atto pubblico commesso mediante induzione in errore del pubblico ufficiale sanitario si configura quando il soggetto rende dichiarazioni non veritiere al medico, idonee a trarlo in inganno, così che il sanitario, confidando nella veridicità di quanto esposto, rediga certificati medici falsi. In tali casi, la condotta mendace del paziente è causa efficiente del falso ideologico posto in essere dal medico, di cui il paziente deve rispondere quale autore mediato, in quanto l'errore del pubblico ufficiale è determinato dall'altrui inganno. Ciò vale anche quando il paziente soffra di una patologia cronica riconosciuta, poiché la falsità attiene all'attualità e alla gravità della patologia alla data della certificazione, non alla sua esistenza in sé. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può ritenere la sussistenza del reato di falso ideologico in atto pubblico anche quando il paziente abbia svolto, durante il periodo di malattia certificata, alcune attività fisiche incompatibili con la patologia attestata, purché tale valutazione sia sorretta da motivazione congrua e non manifestamente illogica, senza che in sede di legittimità possa essere sindacata una diversa lettura degli elementi probatori. Inoltre, la mancata percezione di maggiori indennità o emolumenti durante il periodo di assenza dal lavoro non esclude la configurabilità del reato, atteso che il danno e il profitto ingiusto non devono essere necessariamente di natura patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/06/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CALASELICE Barbara;
il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOCATELLI Giuseppe, ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
la difesa ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Mess…

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