Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18937 del 14 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18937PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, idoneo a giustificare il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla commissione di un elevato numero di episodi delittuosi, sintomatici di un radicamento in ambienti criminali, nonché dalla condotta tenuta durante una precedente misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari, che abbia dimostrato l'inidoneità di tale misura a impedire la commissione di ulteriori reati. In tali casi, anche la disponibilità di un domicilio fuori regione e il controllo elettronico non sono sufficienti a superare il giudicato cautelare formatosi sulla sussistenza delle esigenze cautelari, atteso che il pericolo di reiterazione del reato non può essere neutralizzato dalla mera collaborazione del detenuto, essendo necessaria una prognosi positiva sulla sua capacità di rispettare le prescrizioni imposte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/11/2020 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SEMERARO LUCA;
lette le conclusioni del PG Dr. CUOMO LUIGI che chiede di dichiarare inammissibile il ricorso;
Ricorso trattato ai sensi ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza del 30 novembre 2020 il Tribunale del riesame di Napoli ha rigettato l'appello proposto da (OMISSIS) avv…

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