Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19157 del 3 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19157PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti di contrabbando doganale, riciclaggio e false attestazioni a pubblici ufficiali si configura quando vi sia la prova di un'attività illecita protratta nel tempo, con l'impiego di numerosi automezzi e la suddivisione dei compiti tra i vari partecipi, indipendentemente dalla sussistenza di una stabile struttura organizzativa, essendo sufficiente la continuità e l'indeterminatezza del programma criminoso. La responsabilità del capo, promotore od organizzatore dell'associazione può essere desunta dalla rilevanza del suo ruolo e dalla sua posizione di preminenza nell'ambito dell'attività delittuosa, senza che sia necessaria la prova di una formale investitura. I reati di riciclaggio, contrabbando e falso possono essere configurati anche sulla base di elementi indiziari, senza che sia necessaria la prova diretta del coinvolgimento dell'imputato, purché vi sia una motivazione adeguata che escluda ragionevoli dubbi sulla sua responsabilità. La determinazione della pena, nel rispetto del minimo e del massimo edittale, è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, il quale non è tenuto a un'analitica motivazione, essendo sufficiente che esprima la convinzione della sua adeguatezza e non eccessività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 8.10.2012 della Corte d'appello di Milano, Sez. 4 penale.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. …

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