Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 3065 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:3065SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, in materia di edilizia e urbanistica, afferma il seguente principio di diritto: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, realizzate senza il previo rilascio del permesso di costruire e in assenza delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche in area vincolata, è legittimo e non può essere sostituito dalla sola sanzione pecuniaria. Ciò in quanto, per gli interventi eseguiti in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica in zone sottoposte a vincolo, vige il principio di indifferenza del titolo necessario, essendo legittimo l'esercizio del potere repressivo in ogni caso, a prescindere dal titolo edilizio ritenuto più idoneo. Pertanto, l'Amministrazione comunale è legittimata ad applicare la sanzione ripristinatoria della demolizione, senza necessità di una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata. Il decorso del tempo, inoltre, non esclude l'applicazione di tali misure, non essendo soggette a prescrizione. Infine, l'omessa indicazione dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale non inficia la legittimità dell'ordinanza di demolizione, in quanto tale specificazione è elemento essenziale del distinto e successivo provvedimento con cui l'Amministrazione accerta la mancata ottemperanza alla demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2022

N. 03065/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02235/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2235 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Vincenzo De Simone, rappresentato e difeso dall'avvocato Mariangela Agresti – subentrata in corso di giudizio all’originario patrono – con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Castellabate, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Corrado Magro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Giulia Senatore, rappresentata e difesa dall'avvocato Antonio Scuderi, con do…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.