Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35844 del 19 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35844PEN

Massima

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Il divieto di ritorno in un determinato luogo, imposto dal Questore per ragioni di pericolosità sociale, integra il reato di cui all'art. 2 della Legge n. 1423 del 1956 per il solo fatto dell'inosservanza del provvedimento, a prescindere dall'accertamento di ulteriori condotte illecite o pericolose per l'ordine pubblico. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza, in capo all'imputato, dell'esistenza del divieto e della sua presenza nel luogo vietato. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento ai precedenti penali dell'imputato e alla pena inflitta, vicina al minimo edittale, senza che sia necessario accertare l'assenza di elementi giustificativi della concessione delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2121/2010 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 09/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis))RO CAIAZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con sentenza in…

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