Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36043 del 17 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36043PEN

Massima

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Il giudice, nel pronunciare sentenza di condanna per il reato di agevolazione e sfruttamento della prostituzione, non può concedere la sospensione condizionale della pena, in quanto l'articolo 538 del codice penale prevede l'obbligatoria applicazione di una misura di sicurezza detentiva per tali reati. Tuttavia, la successiva entrata in vigore della legge n. 663 del 1986, articolo 31, ha inciso sulla previsione dell'articolo 164, comma 2, n. 2, del codice penale, consentendo al giudice di valutare, in concreto, l'applicabilità della sospensione condizionale della pena, anche per i reati di sfruttamento della prostituzione, purché ne ricorrano i presupposti e le condizioni previsti dalla legge. Pertanto, il giudice, nel condannare per il reato di agevolazione e sfruttamento della prostituzione, deve attentamente valutare la sussistenza dei requisiti per la concessione della sospensione condizionale della pena, tenendo conto della natura e della gravità del reato, della personalità dell'imputato e di ogni altra circostanza del caso concreto, al fine di bilanciare le esigenze di prevenzione e di tutela della collettività con quelle di reinserimento sociale del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

1) KA. FE. N. IL (OMESSO);

2) ME. ED. N. IL (OMESSO);

3) LA. AR. N. IL (OMESSO);

4) LA. GE. N. IL (OMESSO);

5) CU. GA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/12/2007 del GIP TRIBUNALE di MODENA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SARNO Giulio;

le conclusion…

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