Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30416 del 22 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30416PEN

Massima

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La coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, anche se in modesta quantità, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990 qualora sia accertata la potenzialità drogante della sostanza e la sua idoneità a porre in pericolo il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice. La gravità degli indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, si desume dalla condotta materiale dell'indagato, dalla quantità e modalità di detenzione e coltivazione della sostanza, nonché dalla sua disponibilità dei luoghi in cui è stata rinvenuta, anche in assenza di una prova diretta della sua partecipazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi, non è vincolato dalla mera produzione di un contratto di affitto, se questo non risulta registrato e privo di data certa, dovendosi invece privilegiare gli elementi fattuali che dimostrino la materiale disponibilità dell'indagato sui luoghi e sulla sostanza stupefacente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. SENSINI Silvia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. GI. EL. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/04/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SENSINI MARIA SILVIA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1 - Il Tribunale del Riesame di Catania, con provvedimento in data 14/4/2009, confermava l'ordinanza applicativa della…

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