Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24511 del 5 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24511PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione può essere desunta da intercettazioni telefoniche che rivelino accordi per prestazioni sessuali a pagamento e l'utilizzo di un luogo di pertinenza dell'indagato per l'esercizio del meretricio, anche se tale luogo non risulta essere l'abitazione principale dell'indagato e anche in assenza di una comprovata necessità economica di quest'ultimo. La motivazione del provvedimento che valuta tali elementi probatori non è viziata da contraddittorietà o manifesta illogicità per il solo fatto di non aver preso in considerazione ricostruzioni alternative del quadro indiziario, prive di adeguato riscontro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 52/2012 TRIB. LIBERTA' di TRENTO, del 29/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDRONIO ALESSANDRO MARIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario, per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza del 29 maggio 2012, il Tribunale di Trento, in riforma dell'ordinanza del Gip dello stesso Tribunale del 30 aprile 2012, con la quale…

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