Il rilascio di un permesso di costruire che comporti una modifica della sistemazione urbanistica di una zona destinata a insediamenti produttivi (PIP-PPE) è subordinato all'osservanza di specifiche procedure previste dalle norme tecniche di attuazione, le quali richiedono l'iniziativa di almeno il 51% dei proprietari dell'imponibile fondiario e l'approvazione da parte della Giunta comunale. Il mancato rispetto di tali prescrizioni determina l'illegittimità del titolo edilizio, in quanto l'intervento edilizio non può essere qualificato come mero "intervento diretto", ma deve essere ricondotto alla fattispecie della "variante urbanistica", la cui approvazione è subordinata al coinvolgimento della maggioranza dei proprietari interessati e all'adozione di una delibera dell'organo esecutivo. Inoltre, il rilascio del permesso di costruire è condizionato alla sussistenza delle opere di urbanizzazione primaria o all'impegno degli interessati di procedere alla loro realizzazione contestualmente all'intervento edilizio; in difetto, il titolo edilizio è illegittimo per violazione dell'art. 12 del d.P.R. n. 380/2001. L'accertamento dell'illegittimità del permesso di costruire per i suddetti motivi comporta l'inammissibilità del ricorso principale proposto dal titolare del permesso, per difetto di interesse a ricorrere.