Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19604 del 16 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:19604PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'art. 581, commi 1-ter e 1-quater, del codice di procedura penale, introdotti dalla riforma Cartabia, prevedono, a pena di inammissibilità dell'impugnazione, che con l'atto di appello sia depositata la dichiarazione o l'elezione di domicilio ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio. Tale disposizione, espressione di una legittima scelta discrezionale del legislatore, mira a privilegiare le impugnazioni che siano espressione di un personale e consapevole interesse dell'imputato, evitando automatismi difensivi, e a garantire la regolare e celere celebrazione del giudizio di appello, attraverso un meccanismo che impone all'impugnante un onere di leale collaborazione per agevolare l'attività di notificazione. La nuova disciplina si coordina con le modifiche apportate all'art. 164 c.p.p., che ha escluso la validità estesa ai gradi successivi della dichiarazione o elezione di domicilio già presente in atti, imponendo il deposito di una nuova dichiarazione o elezione di domicilio ai fini della notificazione degli atti di citazione a giudizio. Tali prescrizioni, lungi dal limitare il diritto di impugnazione, risultano serventi al principio del giusto processo, consentendo da un lato all'imputato di avere contezza della citazione in giudizio in appello, così da garantire il contraddittorio, e dall'altro di assicurare la definizione del processo in "tempo ragionevole", in modo da non incorrere nell'improcedibilità per omessa notifica della citazione. Pertanto, la disposizione di cui all'art. 581, comma 1-ter, c.p.p. non è manifestamente irragionevole né viola i diritti costituzionalmente e convenzionalmente garantiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere relatore

Dott. SCARLINI Enrico Vittorio S. - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Da.Ma., nato a M il (Omissis),
avverso l'ordinanza della Corte di Assise di Appello di Milano emessa in data 06/10/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Rossella Catena;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Antonio Balsamo, che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata la Corte di Appello di Milano dichiarava l'inammissibilità dell'appello presentato d…

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