Il rilascio di un permesso di costruire per la ristrutturazione e l'ampliamento di un manufatto edilizio è illegittimo qualora: 1. Il richiedente non dimostri di rivestire la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale ai sensi della normativa regionale, essendo tale requisito necessario per consentire l'accorpamento di lotti di terreni non contigui e la realizzazione di residenze in zona agricola. La mancanza di tale qualifica preclude l'applicazione della disciplina speciale prevista per l'imprenditore agricolo e, pertanto, non legittima l'asservimento dei fondi effettuato dal richiedente. 2. Il progetto edilizio preveda la demolizione integrale e la successiva ricostruzione di un fabbricato preesistente, senza rispettare la distanza minima di 20 metri dal confine stradale prescritta dall'art. 26 del D.P.R. 495/1992 per le ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade di tipo "F" fuori dai centri abitati. La mancanza dei suddetti presupposti di legge inficia la legittimità del titolo edilizio rilasciato, a prescindere dalla verifica di altri profili di illegittimità, quali l'omessa liquidazione degli oneri concessori o l'inosservanza degli obblighi in materia di certificazione energetica, i quali non incidono direttamente sulla validità del provvedimento.