Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29875 del 29 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:29875PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di stampo mafioso e all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, pur essendo reati distinti, possono concorrere quando l'attività di traffico di droga è funzionale al finanziamento e al rafforzamento del sodalizio mafioso. In tal caso, il soggetto che partecipa all'associazione per il traffico di stupefacenti, consapevole del suo collegamento con l'associazione mafiosa, concorre anche nel reato di partecipazione all'associazione di stampo mafioso. La circostanza aggravante della finalità di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa è configurabile anche con riferimento ai reati-fine commessi dagli appartenenti al sodalizio criminoso, quando l'agente abbia agito nella consapevolezza di apportare un vantaggio alla compagine associativa. Ai fini della configurabilità del reato associativo di cui all'art. 74 DPR 309/1990, il numero minimo di partecipi deve essere valutato in senso oggettivo, come componente umana effettiva del sodalizio, e non con riferimento al numero degli imputati presenti nel processo, essendo integrato il reato anche quando siano accertati partecipi rimasti ignoti. La disponibilità di armi in capo all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, ai fini dell'aggravante di cui all'art. 74 comma 4 DPR 309/1990, non richiede la dimostrazione di un nesso funzionale tra le armi e gli scopi dell'associazione, essendo sufficiente l'accertamento della mera disponibilità delle stesse. La "piazza di spaccio" è connotata da un'articolata organizzazione di supporto e difesa e assicura uno stabile commercio di sostanza stupefacente, sicché la mera partecipazione alla sua gestione integra il reato associativo. Ai fini del riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente che faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
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