Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41073 del 22 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41073PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di una sentenza di condanna, non può procedere a una rinnovata valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, essendo precluso il sindacato sulla ricostruzione e sull'apprezzamento dei fatti, riservati in via esclusiva al giudice di merito. Il controllo della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza si limita a verificare che il ragionamento seguito dal giudice di merito sia logico e coerente, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo e secondo grado. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando si limita a prospettare valutazioni di merito divergenti da quelle operate dai giudici di merito, senza dedurre specifici vizi logici o giuridici della motivazione. Inoltre, ai fini della concessione dell'attenuante del risarcimento del danno di cui all'art. 62 n. 6 c.p., il risarcimento deve essere integrale, comprendendo la totale riparazione di ogni effetto dannoso, e la valutazione in ordine alla corrispondenza tra l'eventuale transazione e il danno spetta al giudice di merito, il quale può disattendere anche una dichiarazione satisfattiva resa dalla parte lesa, ove ritenga che essa non corrisponda all'integrale riparazione del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

2) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

3) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7325/2009 della Corte d'Appello di Torino, sezione 2 penale, in data 6.5.2010;

Sentita la relazione fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;

Udito l'avv. (OMI…

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