Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35042 del 9 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35042PEN

Massima

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Il tentativo punibile di un reato si configura non solo quando l'agente ha compiuto atti esecutivi veri e propri, ma anche quando ha approntato e completato il suo piano criminoso in ogni dettaglio ed ha iniziato ad attuarlo, pur non essendo ancora arrivato alla fase esecutiva vera e propria. Ai fini della configurabilità del tentativo, rilevano pertanto non solo gli atti esecutivi, ma anche quelli preparatori che, valutati nel loro complesso, facciano fondatamente ritenere che l'agente abbia definitivamente approntato il piano criminoso e abbia iniziato ad attuarlo, almeno nella logistica, in quanto l'azione ha la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla volontà del reo. La desistenza volontaria, che esclude la punibilità del tentativo, presuppone un tentativo incompiuto e non è configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento, rispetto ai quali può solo operare, se il soggetto agente tiene una condotta attiva che valga a scongiurare l'evento, la diminuente per il cosiddetto recesso attivo. L'intervento della polizia di prevenzione, che induce l'agente ad abbandonare il progetto criminoso, non può essere considerato sintomo di inidoneità degli atti, che erano invece in sé perfetti, sia per gli attori coinvolti nella realizzazione concreta del delitto, sia per quelli reclutati ai fini logistici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 25/11/2019 del Tribunale di Bari, in funzione di giudice dell'appello cautelare, ex articolo 310 c.p.p.;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Massimo Perrotti;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Zacco Franca, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente…

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