Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5402 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:5402SENT

Massima

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La cessazione della materia del contendere, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del Codice del Processo Amministrativo, presuppone il pieno soddisfacimento, per fatto dell'Amministrazione, della pretesa azionata con la domanda giudiziale e il correlato conseguimento del bene della vita cui aspira il ricorrente, in modo tale da rendere inutile la prosecuzione del processo stante l'oggettivo venir meno della lite. Diversamente, la sopravvenuta carenza di interesse, di cui all'art. 35, comma 1, lettera c), del Codice del Processo Amministrativo, si verifica nel caso in cui l'eventuale accoglimento del ricorso non produrrebbe più alcuna utilità, venendo meno in tal caso la condizione dell'azione dell'interesse a ricorrere, con conseguente declaratoria di improcedibilità del ricorso. Pertanto, la mera realizzazione degli interventi oggetto di contestazione, in esecuzione di una precedente misura cautelare favorevole al ricorrente, non integra i presupposti per la dichiarazione di cessazione della materia del contendere, ma comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, atteso che tale circostanza incide sull'assetto degli interessi esistente al momento della proposizione del ricorso, con conseguente venir meno dell'interesse alla decisione in ragione del mutamento della situazione di fatto. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a compensare le spese processuali tra le parti, valutando il comportamento processuale della parte ricorrente che abbia omesso di rappresentare tempestivamente la sopravvenuta causa di improcedibilità, con conseguente aggravio economico per lo Stato e irrazionale organizzazione dell'attività giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2021

N. 05402/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00710/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 710 del 2004, proposto da
Vodafone Omnitel N.V., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Maurizio Brizzolari, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Conciliazione, 44;

contro

Comune di Aprilia, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

delle note prot. 49042 del 14 novembre 2003, prot. 49927 del 19 novembre 2003, prot. 49928 del 19 novembre 2003, con le quali è stato ordinato alla ricorrente di non dare corso o di sospendere gli interventi per l'…

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