Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14750 del 15 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14750PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni altrui, anche se inizialmente limitato a meri atti vandalici, può integrare il reato di incendio qualora le fiamme appiccate si propaghino in modo tale da costituire un concreto pericolo per l'incolumità pubblica, anche se l'intenzione degli autori fosse soltanto quella di arrecare un danno patrimoniale e non di provocare un incendio. La valutazione della sussistenza dell'incendio, ai fini della configurabilità del relativo reato, deve tenere conto della dimensione del fuoco, della sua capacità espansiva, della collocazione dei beni incendiati in un contesto condominiale, nonché dell'intervento tempestivo dei vigili del fuoco che abbia impedito la propagazione delle fiamme all'edificio, evitando così più gravi conseguenze per la pubblica incolumità. Anche in assenza di una specifica intenzione di provocare l'incendio, la condotta degli imputati che abbiano appiccato il fuoco a beni altrui, consapevoli del pericolo che ne potesse derivare, integra il reato di incendio aggravato, in quanto la realizzazione di un evento dannoso più grave di quello voluto non esclude la responsabilità per il reato più grave, qualora l'agente ne abbia accettato il rischio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/10/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSA ANNA SARACENO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. BALDI FULVIO, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in …

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