Il provvedimento amministrativo che nega l'autorizzazione per la realizzazione di un pontile galleggiante in un'area riconosciuta di notevole interesse pubblico è legittimo, in quanto l'amministrazione è tenuta a richiedere il parere della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali ai sensi dell'art. 136 del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). Inoltre, il provvedimento può essere validamente fondato anche sulla mancata vocazione del progetto a realizzare i pontili galleggianti a esclusivo vantaggio delle attività dei pescatori locali, circostanza non contestata dal ricorrente. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento di diniego dell'autorizzazione deve essere respinto, in quanto il provvedimento risulta comunque supportato da ragioni non contestate, che ne legittimano l'adozione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, nell'esercizio dei propri poteri di tutela del paesaggio e dei beni culturali, può legittimamente negare l'autorizzazione per la realizzazione di opere in aree di notevole interesse pubblico, qualora il progetto non risulti conforme alle finalità di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, come nel caso di specie in cui il pontile galleggiante non era destinato esclusivamente alle attività dei pescatori locali.