Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48842 del 21 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48842PEN

Massima

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Il possesso di titoli di provenienza illecita, in assenza di giustificazione, può costituire prova del dolo di ricettazione, anche in assenza della firma di girata dell'imputato sui titoli. La mancata deduzione di specifiche censure in sede di appello, limitandosi a lamentare in modo generico una pretesa disparità di trattamento probatorio, rende inammissibili i motivi di ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna. L'irrogazione di una pena più grave all'imputato rispetto a un coimputato è legittima ove risulti motivata sulla base dei precedenti penali e dei criteri di cui all'art. 133 c.p. L'inammissibilità del ricorso per cassazione preclude la possibilità di far valere o rilevare d'ufficio l'eventuale estinzione del reato per prescrizione, anche se maturata in data anteriore alla pronuncia della sentenza di appello ma non dedotta né rilevata da quel giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv.to ((omissis)) nell'interesse di Bi. Fe. nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Roma del 28.10.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. STABILE Carmine, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difenso…

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