Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26167 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26167PEN

Massima

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Il concorso nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura anche nei confronti dell'extraneus che, pur non essendo amministratore di diritto, abbia consapevolmente contribuito alle condotte distrattive del patrimonio sociale, con la piena cognizione che esse determinano un depauperamento a danno dei creditori, senza che sia necessaria la specifica conoscenza dello stato di dissesto della società. L'extraneus risponde penalmente quando, pur non essendo formalmente inserito negli organi di gestione, abbia svolto un ruolo essenziale e indefettibile nell'organizzazione e realizzazione delle operazioni distrattive, anche attraverso la costituzione di una nuova società cui viene trasferito il ramo produttivo della fallita, senza un adeguato corrispettivo, ovvero mediante l'emissione di fatture per operazioni inesistenti finalizzate a sottrarre risorse finanziarie al patrimonio sociale. In tali ipotesi, il dolo del concorrente extraneus si ravvisa nella volontarietà della propria condotta di apporto a quella dell'amministratore di fatto, con la consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio a danno dei creditori, a prescindere dalla specifica conoscenza dello stato di dissesto della società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5542/2017 CORTE APPELLO di MILANO, del 24/09/2020;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/04/2022 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Milano ha riformato la pronunzia di primo grado di condanna alla pena di giustizia…

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