La realizzazione di muri di contenimento e terrapieni a confine di proprietà, senza il consenso del confinante, è illegittima in quanto viola la distanza minima di 5 metri dal confine stabilita dalle norme di attuazione del piano urbanistico comunale, anche se il piano di attuazione locale consente di edificare fino al confine. La modifica della destinazione d'uso da garage a residenziale, approvata con variante al piano di attuazione, è legittima in quanto rientra nell'ambito di applicazione dello strumento urbanistico locale, il quale prevale sulle norme del piano urbanistico comunale di livello superiore. Il piano di attuazione locale non decade automaticamente per effetto dell'approvazione del nuovo piano urbanistico comunale, salvo che quest'ultimo non preveda una diversa zonizzazione o prescrizioni incompatibili con lo strumento attuativo precedente. Le eventuali carenze motivazionali della sentenza di primo grado sono superabili in sede di appello, in virtù dell'effetto devolutivo del giudizio di secondo grado.