Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18046 del 11 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18046PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La minaccia di recare offesa all'incolumità fisica della persona offesa, anche se non accompagnata da un'esplicita manifestazione di volontà di passare immediatamente all'azione, integra il reato di minaccia grave ai sensi dell'art. 612, comma 2, c.p., in quanto la messa in pericolo di un bene primario come l'integrità fisica non può mai essere considerata di scarso momento, salvo che non risulti evidente e macroscopica la sproporzione di forze tra l'agente e la vittima. Ciò vale anche quando la minaccia sia accompagnata da un comportamento fisico aggressivo, come l'avvicinamento con il braccio alzato, che lasci chiaramente intendere l'intenzione di attentare all'incolumità della persona offesa, anche se poi l'azione non si concretizzi in una vera e propria lesione. La gravità della minaccia non dipende esclusivamente dalle parole utilizzate, ma anche e soprattutto dall'atteggiamento e dal comportamento complessivamente tenuto dall'imputato, i quali possono denotare la concreta pericolosità della condotta. Inoltre, la mancata audizione delle parti prima della revoca dell'ammissione di una prova da parte del giudice, pur integrando una nullità non assoluta, deve essere eccepita tempestivamente dalla parte interessata, altrimenti si considera sanata per rinuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 748/2006 CORTE APPELLO di ANCONA, del 07/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe Giuseppe che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

- Che con l'…

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