Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 204 del 2012

ECLI:IT:TARSA:2012:204SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento del nulla osta paesaggistico rilasciato dalla Regione o dall'ente subdelegato per la costruzione di un edificio non ha natura di atto recettizio, pertanto il termine perentorio di sessanta giorni previsto per l'eventuale annullamento attiene alla sua adozione e non anche alla sua comunicazione. L'autorità amministrativa competente a rilasciare l'autorizzazione paesaggistica, sia essa la Regione o l'ente subdelegato, è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento, anche quando abbia contenuto positivo, favorevole al richiedente, indicando le ragioni di compatibilità effettive che, in riferimento agli specifici valori paesistici dei luoghi, consentono l'intervento edilizio, considerato nella sua globalità e non esclusivamente in semplici episodi di dettaglio. Qualora l'autorità amministrativa competente non abbia rispettato l'obbligo motivazionale, l'autorità ministeriale che pronunci l'annullamento del nulla osta paesaggistico deve specificare diffusamente le ragioni della riscontrata illegittimità, con riferimento a quanto affermato dall'ente locale; in tal caso, il riferimento, contenuto nella determinazione statale, alla natura e consistenza dell'opera progettata ed alle caratteristiche del luogo, lungi dal configurare un riesame del merito, si afferma come evidenziazione dell'esistenza di un valore paesistico tutelato e come rilievo della necessità del giudizio di compatibilità in concreto pretermesso in relazione ad un intervento di trasformazione del territorio, capace di incidere, per natura ed entità, sul bene vincolato.

Sentenza completa

N. 02559/1997
REG.RIC.

N. 00204/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02559/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2559 del 1997, proposto da:
Cuomo Antonio, rappresentato e difeso dall'avv. Gianmarino Chiappa, con domicilio eletto presso lo studio dell’ avv. Scuderi in Salerno, via Velia 96;

contro

Ministero Per i Beni Culturali e Ambientali, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliata per legge in Salerno, corso Vittorio Emanuele N.58;

nei confronti di

Comune di Capaccio, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del decreto ministeriale del 15-4-1997, con il quale è stata annullata la determina…

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