La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica, finalizzata a garantire un servizio essenziale di erogazione di acqua pubblica, deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento al proprietario dell'area interessata, ai sensi dell'art. 16, comma 4, del D.P.R. n. 327/2001, al fine di consentirgli di presentare osservazioni e rilievi. L'omissione di tale comunicazione comporta l'illegittimità del provvedimento che dichiara la pubblica utilità, anche qualora il proprietario originario abbia ceduto volontariamente le aree necessarie per la realizzazione dell'opera, in quanto la dichiarazione di pubblica utilità costituisce il presupposto necessario per la cessione volontaria ai sensi dell'art. 45 del medesimo D.P.R. n. 327/2001. La mancata comunicazione di avvio del procedimento al nuovo proprietario, subentrato in un momento successivo all'accordo di cessione, viola il principio del giusto procedimento e non può essere sanata dalla semplice comunicazione dell'avvio del procedimento espropriativo successivamente all'adozione della delibera che dichiara la pubblica utilità dell'opera. Pertanto, il provvedimento che dichiara la pubblica utilità, l'urgenza e l'indifferibilità dei lavori, adottato senza la preventiva comunicazione di avvio del procedimento al proprietario dell'area interessata, è illegittimo e deve essere annullato.