Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43293 del 12 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:43293PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale del soggetto, quale presupposto per l'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali, deve essere attuale e concreto al momento dell'adozione del provvedimento, senza che rilevi la mera cessazione da tempo dell'attività criminosa accertata, dovendosi valutare la persistenza di elementi indiziari che dimostrino la concreta e attuale pericolosità del proposto. La sproporzione tra il valore dei beni acquisiti dal soggetto e le sue disponibilità reddituali lecite, anche se riferita a un periodo anteriore rispetto all'accertata attività illecita, legittima la confisca di tali beni in quanto presunzione di illecita provenienza, senza che sia necessario un nesso di pertinenzialità diretta tra i beni e l'attività criminosa. Il requisito del "collegamento morale" tra i beni confiscati e l'attività illecita del soggetto, richiesto dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, è soddisfatto dal giudizio di pericolosità sociale che fonda l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, senza che sia necessaria una connessione temporale o teleologica diretta tra i beni e i fatti di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CO. Ni. , nato a (OMESSO);

avverso il decreto emesso in data 29/10/2008 dalla Corte di Appello di Palermo nel procedimento di prevenzione promosso nei suoi confronti;

esaminati gli atti, il ricorso e il provvedimento impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LO VOI Francesco, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA …

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